Incontri

«La Chiesa ti ascolta»: presentato a Roma il libro sui missionari digitali

Incontri

16 Dicembre 2025
«La Chiesa ti ascolta»: presentato a Roma il libro sui missionari digitali

È stato presentato lunedì 15 dicembre, nella Sala Marconi del Dicastero per la Comunicazione, il volume La Chiesa ti ascolta. I missionari digitali si presentano (Edizioni San Paolo), curato da Paolo Curtaz e Rosy Russo. Un libro che raccoglie riflessioni e testimonianze di missionari e missionarie digitali, maturate nel cammino sinodale degli ultimi anni.

Ad aprire l’incontro è stato Paolo Curtaz, che ha inquadrato il contesto nel quale nasce l’esperienza raccontata nel libro: «Il 65% della popolazione mondiale ha un profilo social». Un dato che interpella direttamente la Chiesa, chiamata a interrogarsi su «come stare in quell’ambiente». Curtaz ha ricordato anche il Giubileo dei missionari digitali e influencer cattolici e il dato emerso in Francia, dove «il 75% dei nuovi battezzati adulti ha ammesso di essersi avvicinato alla fede attraverso un social».

Nel suo saluto, il prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini, ha ringraziato i presenti per l’impegno nella rete e ha sottolineato il valore del passaggio dal digitale alla carta: «Da un progetto digitale come La Chiesa ti ascolta prende corpo una cosa così analogica e solida come un libro». Un segno, ha aggiunto, che «ci dice dell’importanza e della verità che il digitale è reale». Essere missionari digitali significa «essere nel mondo», con una testimonianza che nasce dall’ascolto, in un contesto che «non è sempre il luogo dell’ascolto e dell’attenzione all’altro».

Mons. Lucio Ruiz, segretario del Dicastero per la Comunicazione, è intervenuto con un video-messaggio. Il libro, ha spiegato, «non è una pubblicazione sulla comunicazione, né un manuale di social network», ma «la testimonianza di Chiesa che nel Sinodo ha deciso di ascoltare». La missione digitale, ha ribadito, «non è una strategia di marketing», ma nasce dal battesimo ed è chiamata a confrontarsi con «solitudine, ansia, esclusione, violenze simboliche». «Dove una persona soffre, lì c’è Cristo», ha affermato, parlando di una missione che è «di prossimità, di pazienza, di presenza fedele».

Rosy Russo ha ricostruito la genesi del progetto La Chiesa ti ascolta, avviato nel 2022 in accompagnamento al cammino sinodale. «Non c’era un budget, non c’era una strategia, non c’era niente», ha ricordato, «c’era solo il desiderio grande di essere missionari anche in questo luogo». Centrale l’esperienza dell’ascolto online, che ha portato alla raccolta di oltre 100.000 questionari nel mondo, di cui 10.000 in Italia. «Il 35% delle risposte arrivava da persone che non erano della Chiesa», ha sottolineato, citando alcuni messaggi: «Mi fa piacere che la Chiesa ascolti perché ne ha un gran bisogno».

Nel corso dell’incontro hanno preso la parola diversi missionari digitali presenti nel volume. Tra questi Fabio Bolzetta, presidente di WeCa – WebCattolici Italiani, che ha sottolineato come la presenza cristiana nel digitale abbia oggi raggiunto «uno stadio di maturazione», dopo anni di sperimentazioni frammentate. Bolzetta ha richiamato il valore ecclesiale del percorso sinodale, del Giubileo dei missionari digitali e delle nuove sfide poste dall’intelligenza artificiale, evidenziando come La Chiesa ti ascolta rappresenti «una rete nella rete», una esperienza che dimostra di voler superare alcune criticità delle presenze nell’ambiente digitale, come solitudini e protagonismi individuali.

Altri interventi hanno messo in luce il valore del Giubileo dei missionari digitali, il bisogno di riconoscimento ecclesiale e i rischi di autoreferenzialità, sottolineando l’importanza di una dimensione comunitaria e condivisa della missione online.

In chiusura, l’editore Natale Benazzi ha espresso l’auspicio che il libro sia «l’avvio di una collaborazione proficua» con i missionari digitali, sottolineando la disponibilità delle Edizioni San Paolo ad accompagnare questo percorso. Un cammino che, come è stato ricordato nel corso della serata, non intende «creare una Chiesa virtuale», ma «costruire ponti» tra la rete e le comunità ecclesiali concrete.

condividi su

Per Associarsi a WeCa

Guida al Web

8xmille

In rete

SEGUICI SU