Minecraft come strumento di pastorale giovanile nelle parrocchie? Questa è l’esperienza portata da Markus Kartano, pastore luterano dell’Unione delle parrocchie di Helsinki, all’ultimo incontro ECIC, Conferenza Europea dell’Internet Cristiano, tenutasi a Colonia dal 25 al 27 settembre scorsi.
Intervistato da WeCa, Kartano ha raccontato: «Abbiamo fondato, attorno al 2015, un server di Minecraft con contenuti di chiesa. È di proprietà dell’Associazione per i bambini e per i giovani, ma lo gestiamo insieme. Io sono l’amministratore del server e creo anche contenuti al suo interno».
La scelta di Minecraft è stata quasi obbligata: «All’epoca era una piattaforma molto popolare, tutti i ragazzi la conoscevano ed era molto versatile. Lì puoi costruire ogni tipo di edificio e con il tuo account personale, che costa circa 30 euro, essendo un “open world”, un “sandbox open world”, puoi costruire qualsiasi cosa tu voglia».
Tante le possibilità al suo interno: «Abbiamo offerto alle nostre congregazioni il server come piattaforma di incontro per i loro gruppi online, in modo che potessero avere uno spazio al suo interno e pianificare cosa fare con i ragazzi che invitavano, ad esempio per radunarsi ogni settimana e decidere se andare all’avventura, se costruire la propria città o la propria chiesa, e in questo modo è possibile socializzare e stare insieme on line. Insieme abbiamo scoperto che è davvero un bel posto da usare, come piattaforma di gaming, per dare uno spazio da usare ai ragazzi perché ci vengano e facciano qualcosa insieme. Ma è anche uno spazio dove possiamo insegnare ai ragazzi contenuti dalla Bibbia, ci sono vari tipi di posti riprodotti come Gerusalemme, Nazareth, Betlemme. Lo possono esplorare da soli, o per esempio, un gruppo di ragazzi della cresima può venire e visitare quei posti e fare esperienza delle storie della Bibbia. È un posto davvero bello dove raccontare storie della Bibbia e farne esperienza in prima persona con il proprio personaggio».
Gli adulti che ignorano il mondo del gaming non possono capire se non toccano con mano questo mondo: «La gente che non gioca molto, che non ha familiarità con diversi tipi di giochi non sa molto di tutto questo, ma in verità dovrebbe essere interessato riguardo a ciò che i ragazzi e i bambini attorno fanno all’interno di questi spazi. Anzi, di solito sono molto entusiasti di mostrare le loro capacità o ciò che hanno imparato. Per esempio, se hanno costruito qualcosa in Minecraft, tu puoi essere lì come adulto per dare supporto all’esperienza del ragazzo. In questo modo non c’è solo il bambino che vive la sua esperienza da solo, ma tu puoi giocare con lui, comunicare, e in tutto questo possono imparare diversi tipi di abilità sociali e cose di questo tipo. È per lo stesso motivo per cui la gente va nei cortili della scuola o della chiesa e fanno giochi di ogni tipo. È la stessa cosa, ma in un ambiente online».