Instagram è diventato un social molto interessante. È passato dall’essere un social “interest driven”, segnato da un genere di partecipazione legato a un interesse, all’essere soprattutto un social “friendship driven”, dove la partecipazione è guidata dall’amicizia e dalle tensioni relazionali. La distinzione formale di Mitzuko Ito non nasce per creare barriere tra i social, che nella realtà svolgono funzioni diverse, ma è utile per la riflessione.
La lettura che consigliamo è “Psicologia di Instagram”, un lavoro che già dal titolo esplicita il proprio senso. Instagram “è parte integrante delle vite dei più giovani, ma non solo, e si intreccia con alcuni aspetti fondamentali del loro sviluppo come la ricerca di sé, la costruzione dell’identità, il confronto sociale, l’autostima, lo sviluppo corporeo e la corporeità”. A chi suggeriamo questa lettura? Certamente ai genitori, agli educatori, agli insegnanti e agli studenti universitari che si muovono nel mondo della Media Education e della formazione.
Clelia Malighetti è psicologa e ricercatrice, progetta percorsi di potenziamento dell’immagine del corpo e della percezione corporea in ambito adolescenziale e clinico. Giuseppe Riva è professore ordinario di Psicologia della Comunicazione e Psicologia e nuove tecnologie della comunicazione all’universita Cattolica di Milano, presidente dell’associazione internazionale di CyberPsicologia.
Alessandra Carenzio
Scarica il PDF della pagina di Avvenire / Lazio Sette di WeCa di domenica 30 maggio 2021