News

Giornata Comunicazioni Sociali. Messaggio del Papa. “Ora noi informatori chiediamoci: cosa metto in gioco di me stesso?”

News

5 Ottobre 2022
Giornata Comunicazioni Sociali. Messaggio del Papa. “Ora noi informatori chiediamoci: cosa metto in gioco di me stesso?”

Da Avvenire di martedì 4 ottobre 2022

Parto dalla fine. Gli operatori della comunicazione di fronte al «drammatico contesto di conflitto globale» sono «chiamati a svolgere la propria professione come una missione per costruire un futuro più giusto, più fraterno, più umano».

Le parole che presentano il tema del Messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali 2023 ribadiscono la premura e l’attenzione ecclesiale per chi è impegnato nelle comunicazioni sociali ma sembrano provocare il risveglio da un torpore. Perché richiamano alla responsabilità del fare “in-formazione”.

Uno stile – anche produttivo – che non insegue le notizie ma le porge, con la proposta di chiavi di lettura e approfondimenti, anticipando temi e accendendo i riflettori su geografie e storie ancora nell’ombra. Coni di luce che, di riflesso, mettono a fuoco il possibile contributo del comunicatore alla diffusione di informazioni, notizie e strumenti necessari alla formazione dell’opinione pubblica.

Due elementi non visibili del nostro agire quotidiano – come la voce e il cuore – possono cambiare le cose, costruire un futuro migliore. Ma allora come si fa a «parlare con il cuore»? Perché, a partire dall’adolescenza, più si cresce più si cerca di prenderne le distanze.

Per Blaise Pascal «il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce». Dopo «Ascoltare con l’orecchio del cuore», il passo successivo proposto è «Parlare col cuore». Perché – sotto la radiografia del nostro comunicare – è lo stesso cuore che, con le sue due camere, in una riceve e nell’altra restituisce il flusso vita le in un processo di circolazione.

«Parlare col cuore» rappresenta così un’azione che non mescola semplicemente emozioni ma che dopo l’ossigeno dell’ascolto restituisce, in altra forma, il proprio pensiero. Arricchito da uno stile di «misericordia» e «partecipazione», aperto al dialogo e alla carità.

Ma il cuore è un muscolo che va allenato. Difficile che riesca a fare maratone senza adeguata preparazione. Meglio (ri)partire subito e alla prossima storia che raccontiamo chiederci: perché abbiamo scelto di raccontarla?

Sto parlando davvero col cuore? Se per parlare entrano in azione circa cento muscoli diversi, perché, nelle arterie della comunicazione, non privilegiare l’apporto del simbolo della vita e della speranza?

Fabio Bolzetta
Presidente Weca-Associazione WebCattolici Italiani

condividi su

Per Associarsi a WeCa

Guida al Web

In rete

SEGUICI SU