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La Chiesa asiatica prepara le Linee guida sull’IA: discernimento e persona al centro

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11 Dicembre 2025
La Chiesa asiatica prepara le Linee guida sull’IA: discernimento e persona al centro

A Hong Kong vescovi e comunicatori riflettono su rischi e opportunità dell’intelligenza artificiale, tra responsabilità etica, alfabetizzazione mediatica e missione pastorale nell’era digitale.

L’incontro dei vescovi e dei comunicatori asiatici riuniti a Hong Kong dal 10 al 12 dicembre per il Bishops’ Meet-2025 ha posto al centro il tema, sempre più urgente, dell’intelligenza artificiale e del suo impatto sulla pastorale. Promosso dalla Federazione delle Conferenze Episcopali Asiatiche, il meeting ha raccolto più di trenta partecipanti, tra cui sette vescovi, professionisti dei media digitali e rappresentanti della Santa Sede, con Paolo Ruffini e Nataša Govekar del Dicastero per la Comunicazione.

Fin dall’apertura, il cardinale Stephen Chow ha invitato a guardare all’IA come a un dono da orientare al bene comune, ricordando che il criterio non può che essere la centralità della persona e la fedeltà alla coscienza. “Prego affinché questo incontro ci aiuti, ci liberi e ci ispiri a lavorare con l’IA per ottenere le benedizioni che Dio ha in serbo per noi”, ha detto il vescovo di Hong Kong, richiamando la responsabilità dei media cattolici nel mantenere credibilità e integrità.

Nel suo intervento, Paolo Ruffini ha approfondito rischi e opportunità dell’IA, evidenziando il pericolo di filtri algoritmici, deep-fake e informazioni non verificabili, ma anche il ruolo decisivo dell’alfabetizzazione mediatica come garanzia della libertà umana. “L’intelligenza artificiale non deve mai sostituirci”, ha affermato, invitando a preservare pensiero critico, profondità e relazioni autentiche. Ha insistito inoltre sul fatto che ciò che chiamiamo IA rimane pur sempre calcolo: la vera sapienza non può nascere da una macchina e richiede responsabilità, coscienza e verità.

Dal versante pastorale, è emerso come l’IA stia già offrendo strumenti utili alle comunità asiatiche, soprattutto in ambito multilingue. Ma il discernimento rimane essenziale. “Il cuore della comunicazione è la persona umana. Le relazioni e l’autenticità non possono essere automatizzate”, ha ricordato padre John Mi Shen.

I lavori si concluderanno con l’avvio della stesura di Linee guida pastorali per l’IA in Asia, per accompagnare diocesi e operatori a un uso responsabile della tecnologia, capace di sostenere senza snaturare la missione evangelizzatrice.

 

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