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La guida per imparare a usare parole di pace

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4 Ottobre 2021
La guida per imparare a usare parole di pace

L’ultimo libro del filosofo Giovanni Grandi invita a valorizzare gli aspetti creativi e positivi del dialogo, promuovendo stili di comunicazione online non violenti

Giovanni Grandi, professore di Filosofia morale, ripercorre nel libro Virtuale è reale. Aver cura delle parole per aver cura delle persone (Paoline Editoriale Libri, anno 2021, prezzo 11,00 euro) i princìpi del Manifesto della comunicazione non ostile, redatto dall’associazione Parole O_Stili, (paroleostili.com), della quale è cofondatore, per combattere pratiche e linguaggi negativi, valorizzando gli aspetti creativi e positivi del dialogo, e la promozione di stili di comunicazione online non violenti.

Oggi la nostra comunicazione avviene sempre più spesso in una dimensione online e la nostra esistenza scorre sempre più attraverso una dimensione nella quale il virtuale non si presenta come altro nei confronti della realtà, né come simulazione della stessa, ma è totalmente reale. È un ambiente in cui le espressioni che utilizziamo hanno sempre effetto sugli altri. «Dire virtuale è reale è un modo semplice, ma efficace, per ricordarsi che, dove ci sono interazioni, lì ci sono relazioni reali tra persone».

Da questo riscontro e dalla decisione di prediligere uno stile comunicativo non aggressivo e rispettoso dell’altro che possa assicurare la continuità del vivere quotidiano attraverso relazioni pacifiche di qualità, quattro anni fa l’associazione Parole O_Stili ha elaborato il Manifesto della comunicazione non ostile.

Possiamo considerarlo un esercizio di sensibilizzazione sull’utilizzo delle parole per ridefinire lo stile con cui stare in Rete, e magari di diffondere il virus positivo dello “scelgo le parole con cura” perché “le parole sono importanti”. Partendo dal primo principio del Manifesto, Giovanni Grandi rilegge i dieci princìpi del decalogo evidenziando le diverse problematiche della comunicazione e stimolando l’approfondimento. Questi princìpi restituiscono argomentazioni e informazioni che raggiungono direttamente l’esperienza di ognuno perché l’essere e il comunicare sono fortemente connessi. L’autore lo descrive molto bene tramite parole che sanno mantenere legata la nostra quotidianità a quei dieci principi per ragionare sui nostri comportamenti digitali incontrollati e comprendere le tendenze che le manovrano.

«Virtuale è reale» è una formula che ci aiuta a ricordare che piattaforme social e chat non sono una ricostruzione della realtà, ma la stessa realtà fatta di rapporti umani in cui le parole lasciano sempre uno strascico. Rosy Russo, Presidente di Parole O_Stili, nella prefazione scrive: «Sono sicura che questo libro ci aiuterà a trovare soluzioni nuove per gettare un ponte tra le rive delle nostre esistenze. Quando impareremo a intrecciare virtuale e reale, quella nuova stanza sarà per tutti un posto più accogliente».

Suor Teresa Braccio

 

 

Leggi la pagina WeCa su Avvenire-Lazio Sette di domenica 26 settembre 2021

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