Notizia falsa, che deforma e falsifica i fatti. Talvolta verosimile ma molto più spesso fantasiosa, si diffonde per la credulità delle persone, e precede l’era dei social: Orson Welles nel 1938 annuncia alla radio l’invasione di New York da parte degli alieni, il volo del calabrone “è impossibile secondo la scienza”, ma è spiegato scientificamente fin dal 1996, e verificato con riprese ad alta velocità nel 2005.
A molti piace pensare che le leggi naturali possano essere violate dall’ “ignorante” calabrone, che si verifichino eventi eccezionali che cambiano la vita delle persone, conferma indiretta della possibilità di diventare ricchi, famosi, immortali, o anche solo “più acculturati” degli altri. I social hanno permesso alle fake news una diffusione più rapida e più estesa, con effetti che possono inquinare la vita civile, alterare le convenzioni sociali, influire sulle convinzioni religiose e determinare l’esito del confronto elettorale. Nel mondo della rete domina la post-verità delle fake news: “ripetete una menzogna cento, mille, un milione di volte, e diverrà una verità”.
Ma chi l’ha detto? La frase fa parte di tantissime “citazioni fasulle” che proliferano sulla rete, ed è umoristico constatare che ha avuto la forza di autoavverarsi. Basta consultare il sito weca.it, o butac.it, o attivissimo.blogspot.com per rendersene conto e imparare a difendersi dalle “bufale”.
Andrea Tomasi