“Non è un caso che il tema del Safer Internet Day 2019 che si celebra oggi (5 febbraio) sia ‘Together for a better internet’. La dimensione dell’‘insieme’ rappresenta, infatti, una delle istanze primarie di quel cambio di paradigma interpretativo che riguarda i media nel tempo presente. Un paradigma che tutti (addetti ai lavori e non) annusano e fanno proprio elaborando riflessioni profondamente diverse da quelle esclusivamente tecnicistiche, proposte fino a qualche anno fa”. Lo afferma Massimiliano Padula, presidente del Copercom (Coordinamento delle Associazioni per la comunicazione), in un commento scritto perL’Osservatore Romano a proposito della sedicesima edizione della Giornata mondiale per la sicurezza online istituita e promossa dalla Commissione europea.
“Media oggi significa essere connessi, sempre e ovunque. Vuol dire vivere porzioni di vita online, senza bottoni di accensione o spegnimento, senza confini o griglie temporali prestabilite”. Si tratta, osserva Padula, di “una rimodulazione esistenziale impegnativa che non tutti, però, comprendono e accettano. A volte per ingenuità, altre per pregiudizio, altre volte ancora per mero tornaconto personale”.
Per il presidente del Copercom “il web rappresenta non più un processo verticale gestito da élites esclusive, ma una dimensione orizzontale che riflette appieno la nostra umanità. Adesso i media, nella loro declinazione digitale, siamo diventati noi”. “La sfida, dunque, è proprio in quel ‘(ri)adattarsi’ a tutte quelle categorie dell’umano che fanno parte della nostra esistenza da sempre e spesso in rete mettiamo da parte. Intelligenza, rispetto della dignità della persona, ascolto, dialogo, prossimità, diventano, pertanto, le bussole per orientare creando – scrive Papa Francesco nel Messaggio per la 53ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali – quell’‘autentico cammino di umanizzazione [che] va dall’individuo che percepisce l’altro come rivale, alla persona che lo riconosce come compagno di viaggio’”.