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Saranno beatificati il giovane Carlo Acutis e il sacerdote gesuita Rutilio Grande

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22 Febbraio 2020
Saranno beatificati il giovane Carlo Acutis e il sacerdote gesuita Rutilio Grande

Da Vatican News

Saranno Beati il giovane Carlo Acutis e il sacerdote gesuita Rutilio Grande García. Ha dato il via libera il Papa che ieri, ricevendo il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha autorizzato il Dicastero a promulgare i rispettivi Decreti. Insieme a Rutilio Grande saranno beatificati anche due compagni laici, uccisi con lui nel 1977, in odio alla fede, nel Salvador.

Carlo Acutis

Nato nel 1991 a Londra e rientrato nello stesso anno in Italia con i genitori, Carlo Acutis fu molto legato alla devozione alla Vergine e all’Eucaristia, realizzando anche progetti informatici sui temi della fede, come un sito sui “Miracoli Eucaristici”. Un ragazzo normale, amava studiare e giocare a pallone, faceva il servizio di catechista. Forte la sua esperienza di volontariato con i clochard e nelle mense dei poveri. Fu colto da una leucemia fulminante e morì a soli 15 anni, il 12 ottobre del 2006 a Monza, offrendo le sue sofferenze per il Papa, per la Chiesa, per andare in Paradiso. I suoi resti mortali si trovano nel Santuario della Spogliazione ad Assisi. Il miracolo attribuito alla sua intercessione riguarda la guarigione, nel 2013, di un bambino brasiliano affetto da importanti disturbi all’apparato digerente, con rara anomalia anatomica congenita del pancreas.

Padre Rutilio

Furono uccisi in odio alla fede, nel Salvador, il gesuita padre Rutilio Grande García, assieme a Manuel Solorzano Solórzano, sposo e padre di 10 figli, di 72 anni, e al giovane Nelson Rutilio Lemus, che aveva 16 anni. Era il 12 marzo del 1977 quando l’auto sulla quale viaggiavano fu mitragliata da alcuni uomini. I tre morirono all’istante mentre tre bambini a bordo si salvarono. Forte l’impegno di padre Rutilio per la partecipazione dei laici alla vita parrocchiale e la sua attenzione a poveri ed emarginati, anche condannando le azioni repressive nei loro confronti da parte del regime e dell’oligarchia al potere. Sant’Óscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador, fu profondamente scosso dall’assassinio di padre Rutilio e presiedette personalmente la Messa esequiale nella Chiesa Cattedrale di San Salvador. Legato alla sua figura anche Papa Francesco che vi si soffermò nella conversazione con i gesuiti del Centroamerica durante la Gmg di Panama l’anno scorso.

 

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