di Fabio Bolzetta, Presidente WeCa
Da Avvenire dell’11 ottobre 2020
Abbagliati dall’entusiasmo di azzerare le distanze, abbiamo percorso le autostrade digitali col contachilometri dei like e il carburante delle condivisioni. Ma non ci siamo accorti che, nella geografia dei social media, invece di raggiungere un orizzonte, abbiamo continuato a guidare dentro una rotonda. Ritrovandoci spesso all’interno di cerchi concentrici che uniscono chi la pensa allo stesso modo.
Il tema della 55esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, si inserisce lungo la direttrice della “Chiesa in uscita” promossa da Papa Francesco. Un messaggio che ci spinge verso una azione. Nessuna staticità, “non essere fotocopie!”, direbbe il giovane esperto di informatica Carlo Acutis, appena riconosciuto Beato dalla Chiesa ad Assisi che credeva come internet potesse essere uno spazio di evangelizzazione. La testimonianza, dunque, il “chi siamo” che accompagna ogni incontro e che, sul web, addirittura ci precede se pensiamo alla biografia contenuta in ogni profilo social o al dominio degli indirizzi di posta elettronica che indica una nostra ‘appartenenza’. Puntando il Gps sulle parole che hanno anticipato il tema, emergono le coordinate di una comunicazione che incontri le persone ‘come e dove sono’. Ne vedo riflesse tre direttrici: cercare, incontrare e accogliere. Ma quanto la presenza di ciascuno di noi sulle piattaforme digitali varca i confini del quartiere digitale di relazioni, siti web e app che siamo abituati a frequentare ogni giorno?
Tra miliardi di pagine web, siamo fermi anche noi dentro ‘recinti digitali’ chiusi all’altro? Siamo così connessi ma ci è capitato talvolta di avvertire le vertigini dell’isolamento?
A partire dal tema della Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali 2021, è forse il momento di fermarci e riflettere su una progettualità condivisa per chi è coinvolto nel mondo della comunicazione, anche digitale? E’ sufficiente l’impegno – pur oneroso – nell’aggiornare una pagina social o sito internet? O lungo le strade del web è possibile creare delle oasi, degli spazi di riflessione e di confronto sul senso della testimonianza che, come suggerisce il tema della Giornata, attivino una comunicazione promossa attraverso l’incontro delle persone?
Non rinchiuderci nei propri spazi, se recitati (anche) dagli algoritmi o nei quali ci siamo difesi dalle mura delle nostre opinioni. Infrangere le bolle del ‘si è sempre fatto così’ per cercare il dialogo. Una comunicazione umana di prossimità che privilegi l’incontro in ogni ambiente, internet incluso. E aperti alle sorprese: “Vieni e Vedi” (Gv 1,46).
Costruire un cammino condiviso di spazi, di cui il digitale è il promotore e primo degli altri luoghi di incontro, dove irrigare ponti di esercizi al dialogo. E’ tempo che la Rete torni alla sua vocazione originaria di collegare, e non dividere, le persone. E con il contributo di pratica e pensiero di tutti che il web si trasformi in una scuola di dialogo. Per comunicare, incontrando.
Fabio Bolzetta
Presidente Associazione WebCattolici Italiani (WECA)