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Maria e l’Avvento. #tutorialweca con la PAMI – Pontificia Academia Mariana Internationalis

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25 Novembre 2020
Maria e l’Avvento. #tutorialweca con la PAMI – Pontificia Academia Mariana Internationalis

Comincia l’Avvento, un tempo di attesa e di speranza. Ma non tutti i tempi d’attesa sono gioiosi. A volte l’attesa si riempie di apprensione, a volte persino di angoscia. In questi tempi, pieni di incertezza e di domande per il futuro, aspettare è ancora più difficile. Ed è ancora più difficile comunicare nell’attesa, in modo che le parole trasmettano speranza e non paura.

Maria, nel tempo di Avvento, può insegnarci il suo stile. Nel nuovo Tutorial WeCa “Maria e l’Avvento”, realizzato in collaborazione con la Pontificia Academia Mariana Internationalis, padre Stefano Cecchin, presidente di questa istituzione della Santa Sede chiamata a coordinare tutti gli studiosi mariani del mondo, ci aiuta ad entrare nel mistero dell’Avvento.

«Nel tempo di Avvento la Chiesa ci fa conoscere in modo particolare la figura di Maria – spiega il religioso –già nella storia il tempo e il luogo di Maria è proprio l’Avvento, che è anche il momento in cui ricordiamo e vogliamo fare presenti alla nostra vita la speranza, l’attesa. È il tempo dell’attesa che ci riporta il cammino dell’Antico Testamento di tutto il popolo di Israele ma in modo particolare dei poveri, dei piccoli, quelli che vengono chiamati il resto di Israele, che aspettavano la liberazione e la venuta del Messia».

Risuonano le parole dell’Antico Testamento, da Isaia a Sofonia: “Gerusalemme figlia di Sion, gioisci perché tra poco arriverà il tuo Signore, verrà a dimorare dentro di te, nelle tue viscere”: «Sappiamo che tutto questo si è realizzato proprio nella Vergine Maria. Il 25 marzo ricordiamo l’Annunciazione, quando Maria accoglie quel Dio che tutti pensavano andasse a dimorare nel tempio di Gerusalemme, e che invece ha cambiato le aspettative di tutti facendo diventare la persona umana, Maria, il luogo della sua venuta, il nuovo tempio». Un’esperienza che facciamo anche noi, ogni volta che facciamo la comunione: «L’Eucaristia per noi è vivere l’esperienza di Maria, l’esperienza di un Dio che viene ad abitarti, che prende dimora presso di te».

L’Avvento è un tempo forte: «Ci ricorda il desiderio della venuta del nostro Salvatore, di Colui che viene perché non stiamo da soli. Che cosa dice l’Angelo a Maria? “Non temere Maria, non avere paura, il Signore è con te”. Questo è molto importante: non dobbiamo aver paura di fine del mondo, di disastri, di dei che castigano. Il tempo di Avvento e la devozione a Maria ci ricordano che noi dobbiamo aspettare con gioia la venuta del Signore: il Signore non viene per castigarci, viene per riempirci».

Anche i comunicatori, nel tempo di Avvento, possono riflettere sul suo vero significato, spingendo sempre più persone ad essere portatori di speranza: «La tentazione che spesso abbiamo in Avvento, riferendoci alla venuta del Regno di Dio – spiega padre Cecchin all’interno del Tutorial – è quella di pensare sempre a scenari apocalittici, come in certe pseudoapparizioni che vogliono creare il malessere o la paura. Noi, come comunicatori, dobbiamo informare bene le persone. E il Vangelo è un’informazione di gioia e di speranza. Dobbiamo portare alle persone non angoscia, paura e dubbio, ma la presenza di Dio, un Dio che che mi ama, un Dio che mi sceglie, un Dio che vuole portarmi la sua pace, il suo amore, la sua misericordia. Dobbiamo essere portatori di buone notizie, artefici della rivoluzione della tenerezza, come ci dice papa Francesco».

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