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Tutorial Stagione 3

Maria e la Resurrezione, con la Pontificia Academia Mariana Internationalis

Tutorial Stagione 3

28 Aprile 2021
Maria e la Resurrezione, con la Pontificia Academia Mariana Internationalis

La gloria della Resurrezione, la luce della gioia pasquale riflessa negli occhi di Maria. È questa la prospettiva dalla quale si contempla la Pasqua nel nuovo Tutorial WeCa, realizzato in collaborazione con la PAMI, Pontificia Accademia Mariana Internazionale e che vede protagonista il suo presidente padre Stefano Cecchin.

«Nella tradizione della Chiesa antica – spiega padre Cecchin nel tutorial – il sabato è il giorno di Maria, tanto che si venera la memoria di Santa Maria in sabato. Perché? Quando Gesù muore in croce gli apostoli scappano, e i discepoli di Emmaus rivelano come le loro speranze, con la morte di Gesù, siano finite».

Maria però resta presente: «La tradizione della Chiesa vuole che questa madre, unica donna che crede oltre ogni speranza, è colei che non manca di fiducia, che crede nella Resurrezione del Figlio. Maria è stata tutto il sabato vicino alla tomba del Cristo, unica a mantenere la fede, tanto che tutta la fede della Chiesa è contenuta nella fede di Maria». Da questo denota la convinzione che sia stata Maria la prima a vedere il Risorto: «Non è scritto nei Vangeli – spiega padre Cecchin – ma è logico. Gesù non è venuto ad abolire la legge ma a metterla in pratica, e il quarto comandamento dice: “Onora il padre e la madre”. Per questo, Gesù doveva dare il massimo onore a Maria apparendo per prima proprio a lei».

Maria è la donna della speranza, la donna della fede, la donna della Resurrezione: «Maria non si lascia abbattere dalle sofferenze, dalla morte e dal negativo». Ed è Maria che ci aiuta a combattere il pessimismo dilagante: «Maria è il modello della Chiesa nella fede, nella speranza, nel credere che il male non ha capacità. Il male non è più forte di Dio: Gesù ce lo ha dimostrato, la morte è stata vinta da Gesù. Seguiamo le orme di Maria, mangiando del corpo di Cristo che disse: “Chi mangia di me, vivrà di me e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”, quel corpo che ci è stato donato da Maria nell’Annunciazione quando pronunciò il suo sì. Unendoci a Gesù e Maria, abbiamo la forza nel credere che il bene, il buono, il bello non sono distrutti dal male e dal peccato, perché vince la nostra apertura di cuore alla Resurrezione e alla vita».

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