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Tutorial Stagione 4

Diocesi di Roma in cammino sinodale. L’ascolto intraecclesiale

Tutorial Stagione 4

3 Novembre 2021
Diocesi di Roma in cammino sinodale. L’ascolto intraecclesiale

 

Per lanciare il cammino sinodale in parrocchia è molto utile inviare a tutti i parrocchiani la lettera preparata dalla Conferenza Episcopale Italiana per i presbiteri e gli operatori pastorali.

Il cammino sinodale della diocesi di Roma ha avuto inizio con l’incontro con Papa Francesco  del 18 settembre 2021. In quell’occasione il Papa ci ha detto che la sinodalità è la forma della vita della Chiesa: la Chiesa non può essere che sinodale. Ma che significa questo? Saper camminare tutti insieme in ascolto della Parola di Dio, in ascolto reciproco, tra di noi, e in ascolto di tutti

Ed ecco allora emergere il cammino della diocesi di quest’anno, che ha come finalità l’ascolto dello Spirito Santo, cioè il cogliere la volontà di Dio per l’oggi della Chiesa. Per ascoltare lo Spirito Santo è necessario metterci in ascolto della Parola, ascoltarci tra di noi comunità cristiana, e metterci in ascolto di tutti: attraverso questo triplice ascolto lo Spirito Santo ci parlerà. Ci ha detto il Papa: “ascoltate lo Spirito Santo ascoltandovi e ascoltando tutti”. 

Questo primo tutorial ci aiuterà a comprendere come per poter realizzare concretamente l’ascolto tra di noi. La segreteria del Sinodo dei Vescovi ha preparato un vademecum che propone un gruppo di domande da rivolgere a tutti. Prima di tutto l’interrogativo fondamentale: come possiamo crescere di più come Chiesa nella direzione della sinodalità? E poi le altre domande, divise in 10 grandi contenitori: compagni di viaggio è il primo contenitore, l’ascolto è il secondo, ecc.. Come affrontiamo queste domande che sono il cuore del cammino sinodale? Abbiamo individuato questa modalità, proviamo ad immaginarla per essere concreti: 

  • la comunità cristiana si riunisce in assemblea e insieme meditiamo e preghiamo un brano della Parola di Dio. Quale brano? È stato elaborato un sussidio sulle otto beatitudini di Matteo 5,1-11; ad ogni beatitudine è collegato un incontro di Gesù con un personaggio evangelico. Perché un cammino sulle beatitudini? Perché le beatitudini sono lo specchio della Comunità Cristiana, ha detto papa Francesco nel convegno di Firenze del 2015: per questo noi affronteremo le domande del Sinodo a partire dall’ascolto della Parola delle beatitudini. Otto  beatitudini, otto incontri comunitari, otto schede del sussidio. 
  • il parroco o un catechista presenta una scheda del sussidio, e subito dopo vengono proposte le domande del Sinodo. A questo punto però non si rimane in assemblea (impossibile ascoltarsi tutti in una assemblea numerosa), ma ci si divide in piccoli gruppi di 6/10 persone. La modalità è quella del gruppo di discernimento comunitario: come si fa? In un primo momento tutti ascoltiamo le risposte che nel piccolo gruppo ognuno ha elaborato alle domande del questionario, non commentiamo le risposte degli altri, le ascoltiamo soltanto. Dopo un attimo di silenzio, secondo giro, ognuno sottolinea quello che lo ha colpito delle risposte degli altri (il Sinodo è ascoltarsi, non posso preoccuparmi solo di quello che dirò io), ma cercherò di ascoltare quello che gli altri dicono. Terzo passaggio: ma che ci dice lo Spirito Santo? Cosa vuole da noi il Signore? 
  • Facciamo un esempio per essere molto concreti: la prima scheda sulle beatitudini presenta “Beati i poveri in spirito”, collegata con il dialogo  di Gesù con il buon ladrone sulla croce: proprio nel momento in cui il buon ladrone “diventa povero” perché perde tutto, persino la vita, proprio in quel momento sperimenta la beatitudine dell’incontro con Gesù. Le domande del Sinodo inserite in questa prima scheda sono quelle del primo gruppo: compagni di viaggio. Nel suo ultimo viaggio da questo mondo al Padre, Gesù si è fatto  compagno di viaggio di due ladroni: la Chiesa sa farsi vicina a tutti, soprattutto ai “maledetti” della storia? 
  • Nel piccolo gruppo, grazie ai tre passaggi che abbiamo appena accennato, emergerà quello che lo Spirito Santo vuole dalla Chiesa. Guiderà il piccolo gruppo un moderatore, tutti i moderatori sono presi tra i componenti dell’equipe pastorale o del consiglio pastorale, anche per loroè stato pensato un percorso formativo, guidato da don Fabio Rosini, una volta al mese. Alla fine il moderatore farà una sintesi di quello che è emerso dal confronto del piccolo gruppo; entro il 15 marzo 2022 la sintesi di tutte le risposte che sono state date nelle assemblee parrocchiali e nei gruppi di discernimento comunitario viene inviata all’equipe diocesana. La cosa importante è essere chiari e sintetici, perché la sintesi complessiva dovrà concentrarsi sui punti importanti.

Testi di Mons. Gianpiero Palmieri, Vicegerente Diocesi di Roma. Nominato Vescovo di Ascoli Piceno

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