«La comunità ecclesiale come viene interpellata dai cambiamenti antropologici, culturali e relazionali introdotti dal digitale e dalla progressiva affermazione dell’intelligenza artificiale? La Chiesa è stata tra le prime e più autorevoli voci ad esortare la società tutta – non solo dei credenti – a promuovere una riflessione etica sulle conseguenze introdotte dall’intelligenza artificiale». Lo ha sottolineato Fabio Bolzetta, giornalista, presidente dell’Associazione WebCattolici Italiani (WECA) e docente presso l’Università LUMSA di Roma nell’intervento nel corso di formazione con crediti per giornalisti e insegnanti di religione “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore. Per una comunicazione pienamente umana” che si è tenuto nel centro pastorale diocesano di san Gavino Monreale, presso la diocesi di Ales – Terralba, in Sardegna alla presenza del Vescovo mons. Roberto Carboni.
Nei suoi saluti iniziali, il Vescovo di Ales – Terralba e Arcivescovo di Oristano, mons. Carboni, ha sottolineato come «non deve destare meraviglia che il Magistero del Papa si occupi dei temi della comunicazione sociale e delle sfide dell’intelligenza artificiale» e ha evidenziato la necessità, per professionisti della comunicazione, educatori e anche per la comunità ecclesiale, di fronte a tali strumenti di utilizzare sempre «la sapienza del cuore».
Sono intervenuti Andrea Pala, presidente UCSI Sardegna; Roberto Comparetti, Delegato regionale FISC e, con una relazione Fabio Bolzetta, presidente di WeCa e Stefano Pasta, ricercatore del CREMIT presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano sulla storia e lo sviluppo dell’IA e le ricadute nell’ambito della comunicazione e della educazione. Spazio poi all’esperienza di intelligenza artificiale generativa, tra immagini digitali e promozione del territorio, di Ivan Tonini, co-founder di Disegny di bidda. Il corso è stato moderato da Stefania Pusceddu, direttrice del Il Nuovo Cammino.
L’appuntamento deontologico è stato promosso e curato dalla redazione de “Il Nuovo Cammino” con l’editore Fondazione Santa Mariaquas, l’Ufficio informatico diocesano, la Caritas diocesana di Ales-Terralba, l’Ufficio pastorale sociale e del lavoro diocesano, l’Istituto di scienze religiose “Mons. G.M. Pilo”, Associazione stampa sarda, Ucsi Sardegna e Fisc Sardegna.