Un restyling che non è solo grafico ma culturale, nel segno di un giornalismo dialogante e comunitario

Avvenire.it si presenta con una veste completamente nuova — ma, come scrive il direttore Marco Girardo, «non è un semplice maquillage». Il quotidiano dei cattolici italiani rinnova infatti non solo l’aspetto grafico, ma anche il suo modo di abitare la rete, scegliendo di essere sempre più “piazza e ponte”, luogo d’incontro, dialogo e costruzione di comunità.

Il nuovo sito nasce da una visione editoriale che punta su un giornalismo costruttivo, capace di informare e di far riflettere, in cui la relazione con i lettori diventa parte integrante del racconto. «Avvenire – spiega Girardo – non è soltanto un giornale che informa, ma un luogo dove le notizie si intrecciano con le domande di senso».

La piattaforma, ora più ordinata e intuitiva anche per la lettura da smartphone, è organizzata in tre aree principali:

• le storie e gli approfondimenti – inchieste, reportage e interviste che restituiscono complessità e dignità alla realtà;
• commenti, rubriche, podcast e newsletter, che danno voce a prospettive diverse;
• gli aggiornamenti quotidiani sui principali fatti di attualità, in Italia, nel mondo e nella Chiesa.

Particolarmente significativa la scelta di sottrarsi alla logica dei clic e degli algoritmi, per valorizzare ciò che è “fondamentale” più che “sensazionale”. «Non intendiamo lasciarci snaturare da un mercato di esperienze emotive e polarizzate – afferma il direttore – ma vogliamo socializzare il nostro stile».

Per la comunicazione digitale ecclesiale, questo passaggio segna un invito a considerare il web come spazio di partecipazione e di bene comune, dove l’informazione non divide ma unisce.