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Giubileo dei giovani. Don Pincerato (Cei): “Ai giovani dico nello zaino mettete docilità e stupore”

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23 Luglio 2025
Giubileo dei giovani. Don Pincerato (Cei): “Ai giovani dico nello zaino mettete docilità e stupore”

Fonte: Sir

Dal 28 luglio al 3 agosto, 70mila giovani italiani parteciperanno al Giubileo dei giovani a Roma. Don Pincerato (Snpg): “Un’occasione per incontrare una Chiesa nuova”. Tra eventi, sussidi e testimonianze, i giovani vivranno un’esperienza di fede, relazione e speranza. Al centro, le parole chiave: docilità e stupore

Saranno circa 70mila i giovani italiani che parteciperanno al Giubileo dei giovani che si aprirà il 28 luglio (fino al 3 agosto) a Roma. Li accompagneranno oltre 100 vescovi e centinaia di sacerdoti. Per dare loro accoglienza e supporto logistico il Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg) ha previsto anche “Casa Italia” ospitata presso la Lumsa, Libera Università Maria SS. Assunta in Via di Porta Castello. Qui i gruppi italiani in arrivo troveranno 100 volontari, provenienti da varie regioni e da diverse realtà ecclesiali, pronti a dare aiuto e assistenza. Di questo importante evento, che si accredita ad essere il più ricco di partecipanti – sono attesi circa un milione di giovani da tutto il mondo –, ne abbiamo parlato con don Riccardo Pincerato, responsabile del Snpg.

Ph: Cristian Gennari/Siciliani

Che Giubileo sarà questo per i giovani pellegrini italiani?
Dopo quello del 2000, questo è il primo Giubileo ordinario, il primo del nuovo millennio. Il primo Giubileo per i nostri giovani in un tempo di chiesa diverso e di cultura e di società diverse rispetto a quello degli anni 2000.

L’impressione è che sarà un Giubileo ‘ricercato’ al quale i giovani hanno scelto di partecipare, di esserci.

Ci sono alcune caratteristiche che lo rendono particolare. Innanzitutto, il tema della mobilità che rispetto al 2000 è molto diversa. Oggi la possibilità di viaggiare per i giovani è notevolmente aumentata rispetto al 2000. La possibilità di venire a Roma, di conoscerla, oggi è maggiore rispetto al passato.

La decisione di esserci nasce da una consapevolezza del contesto in cui il Giubileo si svolge: si tratta di un’esperienza proposta dalla Chiesa, un’esperienza di fede, di relazione e di incontro. C’è poi un altro aspetto da tenere in considerazione…

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