News
Nel suo discorso al mondo del cinema, sabato scorso in Vaticano, Papa Leone XIV ha inserito una considerazione che intercetta una delle questioni più attuali della comunicazione digitale. «La logica dell’algoritmo tende a ripetere ciò che “funziona”, ma l’arte apre a ciò che è possibile»: una frase che colloca il cinema nel cuore delle sfide culturali generate dalle piattaforme e dai sistemi di raccomandazione.
Il Papa descrive il cinema come «un’arte popolare nel senso più nobile» e come un luogo in cui «lo sguardo si educa, l’immaginazione si dilata». Ma l’ecosistema digitale, ricorda, non segue la stessa dinamica. Gli schermi sempre accesi producono un «flusso costante» di informazioni che tende all’immediatezza, mentre l’esperienza cinematografica «richiede concentrazione» e apre a una profondità che l’algoritmo non contempla.
L’attenzione del Papa al tema emerge anche quando denuncia la crisi delle sale, “cuori pulsanti dei territori”, oggi minacciate da un modello culturale che privilegia la fruizione individuale e personalizzata. L’algoritmo, osserva, non cerca la novità ma la ripetizione: ciò che ha già performato viene riproposto fino a diventare dominante. Per questo invita a difendere «la lentezza quando serve, il silenzio quando parla, la differenza quando provoca».
Il contrasto tra l’arte e la logica automatizzata è netto: «Il cinema, quando è autentico, non consola soltanto: interpella». Non si limita a confermare preferenze pregresse, ma «chiama per nome le domande che abitano in noi». In un passaggio suggestivo, il Papa ricorda le parole di David W. Griffith sul bisogno di “beauty” e le collega al Vangelo di Giovanni: lo Spirito soffia dove vuole, non dove l’algoritmo prevede.
Il finale allarga lo sguardo alla dimensione comunitaria del cinema, definito «un’opera corale» che esiste solo grazie alla collaborazione di tanti. È un monito anche per il digitale: in un tempo in cui gli algoritmi costruiscono percorsi individuali, il Papa invita a custodire i luoghi e i linguaggi che mantengono viva la possibilità dell’incontro.
Foto: Vatican Media
-
23 Nov 2025
-
23 Nov 2025
-
20 Nov 2025
-
18 Nov 2025
-
17 Nov 2025











