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Nelle periferie del mondo digitale. Alla GMG con suor Leonida Cecilia Katunge King’ola

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2 Ottobre 2023
Nelle periferie del mondo digitale. Alla GMG con suor Leonida Cecilia Katunge King’ola

Alla GMG di Lisbona, più precisamente a margine della messa per gli evangelizzatori digitali di tutto il mondo celebrata all’interno dell’Università Cattolica Portoghese, abbiamo incontrato suor Leonida Cecilia Katunge King’ola responsabile del Sinodo digitale per l’Africa.

«La ragione più importante per cui la Chiesa sostiene gli “influencer” cattolici – ci ha spiegato – è perché abbiamo così tanti giovani che non stanno seguendo la Chiesa, non appartengono a nessuna parrocchia eppure si trovano nei social media». È insomma un bene «che la Chiesa scelga di raggiungere questa gioventù», perché, con forme diverse, possa continuare l’opera di evangelizzazione che la contraddistingue.

Ma quali lingue possiamo usare per parlare del Vangelo in Rete?

«Si può usare la lingua dell’unità, la lingua della fede, la lingua dell’amore, la lingua del creare ponti, non è un caso se il Santo Padre ci ha parlato del “Building Bridges” initiative dove possiamo tutti, da diverse parti del mondo, parlare la stessa lingua». Perché, anche se «abbiamo difficoltà con la lingua parlata», «con l’amore tutto è possibile».

Tante – anche in Africa – le iniziative su TikTok e Twitter per annunciare il Vangelo: «Abbiamo raggiunto tantissimi giovani, che stanno capendo come la fede non si trova solo in Chiesa, ma ovunque, anche sui social media». Del resto, è proprio questo che aspetta la gente: «Si aspettano da noi l’annuncio della Parola di Dio, anche a chi non va fisicamente in chiesa. Il mondo aspetta di sentire da noi dove si trova Cristo: Cristo è ovunque. Usiamo i social media perché il suo messaggio raggiunga davvero tutti, anche nelle periferie del mondo».

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