Tutorial

5 Dicembre 2018
Cinque motivi per cui Facebook non può sostituire il sito web parrocchiale

Ultimamente molte parrocchie, movimenti, associazioni hanno aperto una Pagina Facebook per tenersi in contatto con i propri parrocchiani, membri, partecipanti. Gestire una pagina su Facebook è una cosa relativamente semplice e veloce e per questo capita facilmente di porsi la domanda: perché non abbandonare il sito parrocchiale e aggiornare solamente la pagina Facebook?

I motivi sono molti, elenchiamo almeno i 5 motivi più importanti.

 

  • Facebook non è di nostra proprietà

 

Prima di tutto dobbiamo sempre ricordare che Facebook non è uno spazio di nostra proprietà. Quando apriamo una pagina Facebook stiamo occupando uno spazio su una piattaforma tecnologica di proprietà di una società privata. Questo vuol dire che i materiali che carichiamo sulla pagina: testi, foto, video e altri contenuti, divengono automaticamente di proprietà di Facebook. Questo vuol dire anche che, se domani Facebook dovesse decidere di chiudere o semplicemente limitare lo spazio a nostra disposizione, tutti i contenuti che abbiamo pubblicato esclusivamente su Facebook andrebbero irrimediabilmente persi.

 

  • Il sito è la nostra memoria storica

 

Abbiamo appena sottolineato che su Facebook è molto difficile archiviare e recuperare i nostri contenuti. Facebook infatti si presenta come uno stream infinito di notizie nel quale visualizziamo sempre per primo il contenuto più recente. Cosa succede quindi se un parrocchiano vuole recuperare la lectio divina pubblicata il mese scorso? Oppure se cerca il volantino dell’evento del prossimo mercoledì? L’unica modalità che avrà per ritrovare il contenuto che cerca è scorrere all’infinito la nostra pagina, sperando che quello che gli serve “appaia” da qualche parte. Andando sul sito parrocchiale invece la situazione è differente. Lì è possibile conservare e di conseguenza recuperare tutti i nostri contenuti, anche se pubblicati mesi o anni prima.

 

  • Sul sito posso ordinare  (e di conseguenza ritrovare) i contenuti secondo una logica

 

Ritrovare i contenuti sul nostro sito sarà tanto più facile, quanto più i contenuti saranno ordinati in maniera logica. Anche in questo, il sito ci aiuta decisamente più di Facebook. Nel sito ad esempio potrò ordinare i contenuti in base alla tipologia: bollettini parrocchiali, incontri di formazione, lectio divina etc etc. oppure ordinarli in base alle diverse associazioni: oratorio, catechismo, gruppo scout. Potrò insomma creare dei contenitori di contenuti, immediatamente raggiungibili dai miei utenti.

In questo modo, per esempio, se ho inserito tutte le Lectio tenute dal parroco, sotto la voce Lectio Divina sarà facile ritrovare qualsiasi contenuto, anche a distanza di mesi o anni.

 

  • Ci sono alcune informazioni “fisse” che gli utenti devono poter trovare (contatti, orari messe)

 

Oltre alle nostre interessanti attività e contenuti, è possibile che i nostri parrocchiani abbiano bisogno di trovare online semplicemente delle informazioni utili che ci riguardano: orari delle messe, contatti del parroco, delle associazioni, della Caritas, orari di apertura degli uffici parrocchiali. Nel sito abbiamo la possibilità di inserire tutte queste informazioni all’interno di pagine ben differenziate e sempre individuabili. All’interno delle pagine Facebook esiste, è vero, un piccolo spazio dedicato alle informazioni, ma difficilmente potrà ospitare tutte le informazioni di cui un utente può avere bisogno, in maniera ordinata.

 

  • È inutile pubblicare un lungo contenuto su Facebook

 

Infine, ma non per ordine di importanza, merita una parola anche la tipologia di contenuti che è possibile pubblicare su Facebook. Sappiamo tutti, in base alla nostra esperienza come utenti, che Facebook è efficacissimo per condividere foto, video, inviti ad eventi parrocchiali, ma non è il posto più indicato per leggere un lungo testo di riflessione. Eppure sicuramente, come parrocchia, abbiamo molti contenuti di approfondimento interessanti, da proporre ai nostri parrocchiani. Qual è allora la soluzione? Questi contenuti possono trovare sicuramente spazio all’interno del sito parrocchiale, dove le persone possono andare facilmente a recuperarli per leggerli in un momento di calma, oppure per stamparli in vista di un incontro o della lettura personale. Su Facebook in questo caso possiamo inserire un semplice link al documento, preferibilmente con poche parole di spiegazione!

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